All’Orto, all’Orto!

Per festeggiare acconciamente la Pasqua cosa c’è di meglio di un bel reportaggetto dall’Orto Botanico patavino?
E allora eccovi quel che abbiamo visto una settimana fa in quel luogo magico, fonte d’ogni delizia, e cominciamo con l’installazione costruita con rami e pezzi di tronchi recuperati dalla tromba d’aria che ha devastato il Veneto e il Trentino nell’ottobre scorso:

eppoi proseguiamo con il consueto itinerario eqquindi passiamo davanti all’aiola delle acidofile, che sfoggia una pregevole azalea fiorita:

mentre dietro alle acidofile fa bella mostra di sé la peonia Duchesse de Morny, sempre prestiva nelle sue fioriture:

ed ecco la visione d’insieme, con le camelie a fine fioritura e i rododendri in boccio:

Passiamo poi accanto ad una garbata conifera:

ad un pregevole acero con le belle foglie cangianti:

e ad una superba peonia in piena fioritura:

mentre il bagolaro fiorito protende i suoi rami sullo spiazzetto davanti ad uno degli ingressi:

ed un gentile cornus florida rubra ci rallegra lo sguardo:

Nell’infrattempo, la bletilla striata prepara la fioritura:

mentre le iris sono già nel pieno dello splendore:

e si esibiscono sull’opportuno sfondo del muro dell’Orto:

Eppoi, in tutta la sua gloria, compare la grande protagonista del momento, la spettacolare rosa banksia in piena fioritura:

ed ecco il particolare dei fiori:

Si prosegue poi, sempre girando attorno alla parte esterna del muro che racchiude il nucleo più antico dell’Orto, e si passa davanti all’amatissimo Chionanthus che sta cominciando a fiorire:

ci si gira un attimo a riguardare ancora lo spettacolo della banksia fiorita:

si passa vicino ad un leggiadro viburno:

carico dei suoi incantevoli mazzetti di fiori:

e si va a dare una buona occhiata al giardino alpino:

E qui giunti, a me sarebbe pure venuto spontaneo di chiamare l’omo dicendogli “Ah, guarda qua che bella syringa!”, però poi ho pensato fosse meglio evitare…
Comunque, la syringa in oggetto è questa qua, e ditemi voi se non è proprio caruccia:

A questo punto si passa vicino al maggiociondolo in boccio (tra un paio di settimane sarà uno splendore) e si entra nella parte antica dell’Orto, ove si provvede ad immortalare una profumata rosa a fioritura assai precoce:

e qualcuna delle peonie erbacee della pregevole collezione che l’Orto ospita:

Di questa ho voluto la foto nonostante fosse ancora in boccio perché la forma delle foglie è assai particolare ed interessante:

L’immagine del cancello che si apre su una zona dell’Orto è sempre bella e significativa:

come belle e gentili sono le immagini dei fiori di questa peonia arbustiva:

A questo punto lasciamo la parte vecchia dell’Orto e andiamo verso le grandi serre nuove, ma prima di entrare ci fermiamo ad ammirare queste spettacolose iris germaniche nel pieno della fioritura:

Stavolta dentro alle serre nuove non troviamo gran copia di fiori da immortalare, ma con la dovizia di fioriture che c’è all’esterno pare quasi che le due parti dell’Orto si siano accordate per raggiungere un equilibrio complessivo in cui la quantità totale di fioriture rimanga costante (una sorta di principio della termodinamica vegetale, insomma…)
Comunque, eccovi un incantevole ibisco schizopetalum:

e i fiori ciuffettosi di una di quelle piantucce che da noi sono annuali perché d’inverno schiattano e che rimangono bassottelle, mentre nel loro habitat naturale arrivano a più di un metro d’altezza:

Di nuovo fuori, verso l’uscita, ci fermiamo un attimo davanti ad un loropetalum chinensis tutto fiorito:

eppoi sostiamo a goderci l’armonia creata dall’ombra luminosa di un acero giapponese ricoperto di giovini foglie, che sembra custodire la zona sottostante avvolgendola di magia:

Buona Pasqua a tutti noi!

Pubblicato da Bee

Ape per scelta e antigrillista per DNA, ama parlare di sé in terza persona, spargere serenità e buffezza e raccontare le meraviglie del mondo che ci circonda.