Cosa ci aspetta a Pyeongchang

Sono al via le Olimpiadi Invernali, scopriamo quello che c’è da sapere per arrivare preparati all’evento

La “bellissima” mascotte Soohorang ci illustra i 15 sport presenti alle olimpiadi di Pyeongchang

Ci siamo. Tra poche ore avrà inizio la XXIII edizione dei Giochi Olimpici invernali in Corea del Sud, nella regione di Pyeongchang. Non sono i primi Giochi coreani (preceduti da Seoul 1988) né tantomeno i primi asiatici (oltre a Seoul, Nagano 98), secondo gli organizzatori, però, sono l’edizione dei giochi olimpici più “compatta” che si sia mai disputata. Infatti, se si escludono le prove di sci alpino di velocità e il freestyle, tutte le gare si disputeranno in due località distanti meno di 30 minuti d’auto (sempre secondo gli organizzatori e traffico permettendo).

strutture e località

Lo stadio olimpico per le cerimonie e le gare di Biathlon, Sci di fondo, Salto con gli Sci, Combinata Nordica, Bob, Slittino, Skeleton e Sci Alpino (slalom speciale e gigante) avranno luogo proprio nella contea di Pyeongchang, all’Alpensia Center. Le strutture che ospiteranno Hockey, Pattinaggio di figura e di velocità, Short Track e Curling si trovano invece a Gangneung, sulla costa coreana. Solo SuperG e Discesa libera, per motivi di spazio, saranno ospitati sulle piste di Jeongseong (qualche km più a sud) insieme a Snowboard e Freestyle.

In totale saranno quindici gli sport presenti ai giochi, molti dei quali divisi in discipline o ovviamente titoli in palio sia per le donne che per gli uomini (combinata nordica esclusa) per un totale di 102 medaglie d’oro da conquistare.

Di certo la Corea del Sud non è celebre per le discipline sportive invernali (pattinaggio escluso!) e soprattutto i panorami poco “alpini” delle località sciistiche hanno fatto sorgere più di qualche dubbio tra gli appassionati. Chi si è recato sul luogo, però, garantisce che paesaggi a parte la preparazione delle piste sia eccezionale, e i servizi all’avanguardia sia per gli spettatori che per gli atleti.

La località sciistica di Yongpyong, dove si disputeranno slalom e gigante

Le dirette televisive

Sono due le emittenti che si sono accaparrate i diritti per trasmettere le gare delle olimpiadi in diretta: Eurosport e Rai. Eurosport trasmetterà ogni singolo minuti dell’evento in diretta, sulla piattaforma Mediaset Premium (è di queste ore la notizia del mancato accordo con sky, ma la situazione pare in evoluzione) oltre che tramite il suo servizio streaming Eurosport Play (esistono dei pacchetti per le sole olimpiadi a prezzi interessanti, per gli appassionati). La rete pubblica invece si è garantita un pacchetto per la trasmissione di un centinaio di ore di gare (limitata ai momenti salienti, quindi) su RaiSport e RaiDue, in chiaro.

Orari difficili

Gli orari (come sempre per gli eventi sportivi in Asia) sono impegnativi per gli spettatori europei. Tipicamente la giornata di gare inizierà intorno alle 1 ora italiana per finire verso le 14. Fortunatamente alcune delle finali più emozionanti (soprattutto di sport indoor) saranno verso ora di pranzo, certo non la cosa migliore per seguirle ma sempre meglio che alle 3 di notte. Il più sacrificato degli sport da questo punto di vista è lo sci alpino, le cui gare saranno sempre a notte fonda e per cui (salvo casi di passione patologica o altrettanto patologica insonnia) sarà opportuno aspettare le repliche serali.

Le medaglie, i protagonisti, le gare da seguire

Come detto in precedenza, le medaglie d’oro saranno 102, a meno di ex aequo, ma chi se ne garantirà di più? Secondo le simulazioni che girano in rete in questi giorni, la sfida per il primo posto del medagliere sarà tra Germania e Norvegia, come sempre nei giochi Olimpici invernali, che dovrebbero vincere attorno alle 35-40 medaglie a testa. Grandi assenti i russi, che parteciperanno solo con pochi atleti e sotto la bandiera apolide degli Atleti Olimpici Russi (OAR) avendo quindi la possibilità di conquistare molte meno vittori rispetto alle edizioni precedenti.

Particolarmente avvincenti, in questa edizione dei giochi, potrebbero essere le sfide del Biathlon che, nonostante la presenza di due protagonisti attesissimi come il francese Martin Fourcade e la tedesca Laura Dahlmeier, saranno molto incerte e senza un dominatore annunciato. Anche gli italiani potrebbero dire la loro. Allo stesso modo si preannuncia combattutissimo il torneo di Hockey maschile. L’assenza degli atleti NHL e dei russi spariglia decisamente le carte ed è molto difficile indicare dei favoriti (se dovete scommettere un euro puntatelo comunque sulla Svezia).

cool runnings again

Tra le storie più belle si segnalano sicuramente quelle delle squadre femminili di Bob a 2 Giamaicana e Nigeriana con la prima che potrebbe addirittura puntare a una posizione ai piedi del podio se assistita da una cospicua dose di fortuna. I Paesi debuttanti saranno Ecuador, Eritrea, Kosovo, Malesia, Nigeria e Singapore.

La squadra di bob (e skeleton) nigeriana femminile

i dominatori

I protagonisti attesi invece, oltre ai già citati Fourcade e Dahlmeier, saranno probabilmente lo sciatore austriaco Marcel Hirscher, la sciatrice statunitense Mikaela Shiffrin e il fondista norvegese Johannes Klaebo.

Hirscher sembrerebbe aver già prenotato due ori in slalom e gigante, ma ha ottime possibilità anche in combinata. Le olimpiadi però sono un mezzo incubo però, visto che pur avendo già vinto 6 coppe del mondo generali e 8 di specialità (e altre ne aggiungerà al termine di questa stagione) non è ancora riuscito a conquistare una medaglia d’oro olimpica. Shiffrin, invece, nonostante la giovanissima età (è del 1995) un’oro olimpico a Sochi l’ha già vinto. Anche per lei si preannunciano come scontate le vittorie in slalom (attenzione però, le ultime gare non sono andate benissimo!) e combinata, con ottime chance anche in gigante, dove però avrà più concorrenza…soprattutto italiana. Ancora più giovane (1996) è Klaebo, e il suo palmares di conseguenza non è così ricco, ma quest’anno ha già vinto 7 gare in praticamente tutte le specialità e con le staffette potrebbe mettere insieme un numero di medaglie maggiore di quello di chiunque altro.

Hirscher e Shiffrin alla vittoria della Coppa del Mondo generale (una a testa) nel 2017

E l’Italia?

Già, come andrà l’Italia a queste olimpiadi? Difficile sbilanciarsi, visto che molti nostri atleti sono un po’ incostanti, ma le previsioni ci vedono in netta crescita rispetto alle 8 medaglie senza ori di Sochi. Secondo i più ottimisti, potrebbero arrivare anche 18 medaglie con 3 o 4 ori, ma perfino i peggiori pronostici vedono il tricolore sventolare almeno 10-12 volte.

Tra i nostri atleti i più accreditati per la vittoria sono Federico Pellegrino e Dietmar Noeckler nella staffet sprint di sci di fondo, con ‘Chicco’ che potrebbe lottare anche nell’individuale pur non essendo il favorito dovendo gareggiare in tecnica classica (discorso diverso sarebbe se si trattase di tecnica libera ahinoi). La portabandiera Arianna Fontana è attesissima nello short track e potrebbe conquistare anche due ori, ma attenzione alla compagna di squadra Martina Valcepina! Ovviamente è molto attesa anche la staffetta, dove le due gareggeranno insieme.

le più attese nello sci

Nello sci alpino le nostre speranze sono soprattutto per la squadra femminile di Gigante (Brignone su tutte, ma Marta Bassino è in ottima forma e la scheggia impazzita Sofia Goggia potrebbe trovarsi bene sui pendii coreani) e di velocità dove la stessa Goggia è attesa a buone prove sia in discesa che in SuperG. Nel campo maschile poche aspettative dalle discipline tecniche, mentre Peter Fill e Dominik Paris potrebbero essere protagonisti in SuperG e soprattutto discesa libera.

Il biathlon potrebbe regalarci delle gioie con Dorothea Wierer nella mass start (ma anche se non dovesse andare a medaglia sarà comunque uno spettacolo da vedere) e nella staffetta mista. Michela Moioli nello snowboardcross si meriterebbe una medaglia dopo le sfortune delle edizioni precedenti e la stagione incredibile che sta vivendo, e chissà se Carolina Kostner non riuscirà nell’impresa di regalarci un’ultima medaglia nella sua lunga e bella carriera.

Sicuramente qualcuno deluderà e ci saranno sorprese, in fondo le olimpiadi sono stupende proprio per questo e magari rivedremo un altro Steven Bradbury. Personalmente, guarderò con ammirazione Noriaki Kasai, che a 45 anni ancora si lancia con gli sci giù da un trampolino e con ottimi risultati: non vincerà, ma è già un’impresa esserci.

Goggia (2a), Brignone (1a) e Bassino (3a), in tre sul podio nel gigante a St Moritz (2017). E se replicassero?

E voi? Cosa vi incuriosisce di più di questa manifestazione? Di quali sport poco pubblicizzati ci innamoreremo questa volta?

 

Pubblicato da Thelonious

Razionalista fino allo sfinimento, precisino, barbuto. Ma ho fatto anche cose buone.