E allora Pasqua!

E anche quest’anno è arrivata la Pasqua, e visto che le temperature sono miti ho pensato bene di trascorrere la vigilia tirando fuori le varie tàttare che in autunno ripongo sempre perché il gelo le sciupa e scocciando profusamente l’omo perchè me le fotografasse, così adesso le posso mostrare anche a voi.
E allora cominciamo col messaggio di benvenuto che accoglie i visitatori:

e col ‘pavone’ che lì vicino gli fa compagnia:

(tra l’altro, quel pennuto lì ha una storia buffa: me ne sono incapricciata fortemente durante una delle felici edizioni a Riccione di Giardini d’Autore ed ho pensato di ‘incantonare’ l’omo all’acquisto parlandogliene durante una delle cene che abbiam fatto da quelle parti in compagnia di amici, e l’omo incautamente mi disse (di fronte a testimoni…) di fare quel che volevo, e allora eccolo qua).
Più avanti, infrattata in mezzo alla daphne, c’è un’altra tàttara:

le cui pallette dovrebbero diventare luminescenti di notte, però tra una cosa e l’altra l’effetto si perde un po’; eppoi, passando alla zona dietro alla casa, ci s’imbatte nei primi due vasi coloratissimi:

nonché nelle prime decorazioni da vaso.

Ecco il gattello:

ed ecco le api:

quella dietro è seminascosta dalla verzura eqquindi non si vede l’espressione, ma è piuttosto critica nei confronti della sua collega alquanto garrula.
Proseguendo nel nostro giro ci s’imbatte nel nume tutelare del giardino, Beehemoth:

(i cui occhi luminescenti son dovuti ad un effetto di luce del sole calante) e in un altro dei miei amatissimi vasi multicolori:

l’ultimo dei quali si trova accanto al laghetto:

(Jake, la nandina nana di fianco al vaso è quella che mi hai regalato la prima volta che sei venuto nel mio giardino; dopo averla tenuta in vaso per diversi anni ho pensato ch’era giunto il momento di metterla in terra, e pare abbia gradito assai).
Lì vicino c’è una di quelle tàttare che s’illuminano di notte:

mentre nella zona dei vasi vicino alla panchina di pietra c’è un uccelletto (e se riesco ad arrivare vicino ad un’esposizione in cui è presente la Giuliana Bellina, che queste cose le crea con le sue mani, farò incetta di un altro po’ di cosette):

E per finire una vecchia decorazione che ho comprato tanti anni fa durante un lontano Murabilia da una signora francese che faceva cose in ferro per il giardino:

Ormai questa decorazione è un po’ sciupata, ma continua a piacermi molto ed ogni anno la colloco vicino ad una peonia arbustiva perché le faccia compagnia.

Buona Pasqua a tutti noi!

Pubblicato da Bee

Ape per scelta e antigrillista per DNA, ama parlare di sé in terza persona, spargere serenità e buffezza e raccontare le meraviglie del mondo che ci circonda.