A Febbraio la giardiniera è già stanca. Da Dicembre a Gennaio, nei giorni di pausa da pioggia o neve, spesso in luminose mattinate di ghiaccio, ha potato gli alberi da frutto. Dieci, venti, trenta…” devo finire prima che si risveglino!”… quaranta e ancora conta: meli, peri, meli cotogni; seguendo le sagome naturali o continuando le potature di quelli cresciuti a spalliera, a colonna, a filare o a siepe. È un lavoro necessario per mantenere forme e altezza ideali per la raccolta dei frutti e la generale estetica del frutteto o giardino in cui sono situati.
Ed è così che passano i mesi freddi, mentre l’albero è a riposo il giardiniere è attivissimo nella potatura invernale. Perché tanta fretta di finire questo, tra i mille lavori? Perché si vuole evitare di disturbare la pianta nei mesi del risveglio, nel delicato periodo in cui l’albero sfoggia i primi germogli, poi eventuali fiori e foglie. Perché è in questo ‘dormire’ che l’albero è nudo, ed è quindi più visibile dove e perché tagliare un ramo storto, un ramo morto, uno troppo lungo o incrociato all’altro…
Per frenare la corsa e l’entusiasmo della grande crescita estiva, quando le foglie sono mature e i nuovi rami vigorosi e proni a cercare luce scalando verso il cielo, si farà la potatura estiva, alla quale si aggiungeranno i ciliegi, gli albicocchi, i susini e tutti gli alberi da frutto col seme a noce.*
Ma non corriamo. È Febbraio. Alla stanchezza di interminabili ore su scale e scalette, con cesoie lunghe e corte, con affilati seghetti giapponesi o, ahimè, potenti motoseghe per eliminare vecchi alberi morti; di carriole piene di potature raccolte, rastrellate e rimosse, si aggiunge quella del freddo, del buio pomeridiano, delle grigie giornate che tutti sapete vanno da Novembre a…Febbraio.
È a Febbraio che tutto cambia, si allungano i pomeriggi di luce, si intravedono segnali di vita ovunque, gli uccelli ritornano a raccogliere rametti, lana, foglie secche, fili di fieno. Appena ti pensavi incapace a continuare quel ritmo, quelle giornate e quel lavoro, arriva Febbraio a rincuorarti. E lo fa con delicatezza, con un sussurro: Guardati attorno, vedi che luce? Guarda con attenzione, tra le foglie secche, tra i rametti morti e piante dormienti:
Sono tornati i bucaneve!
C’è del blu in quel cespuglio di piccoli iris invernali e ancora, blu tinto di rosa, nell’ appena riemersa polmonaria:
Le prime api gioiscono allo schiudersi dei crocus e quel giallo ti rallegra il cuore:
Ovunque fanno capolino gli hellebores, quasi chiedendo scusa per tanto sfarzo, timidi tengono la corolla chinata verso la terra:
La sollevo per mostrarne l’incantevole centro:
E le primule! Saranno ovunque a Marzo, simbolo della Pasqua e della primavera. Per ora fioriscono nascoste negli angoli riparati dal gelo e intravederle è segno di speranza e richiamo a resistere: la nuova stagione è solo dietro l’angolo.
Buon risveglio!
* In UK è consigliato potare questo tipo di albero da frutto quando ha già le foglie per evitare un distruttivo virus.
-Tutte le foto: Andala, esclusa la prima: Febbraio 2023 Jilin City, China. Fotografia: Sipa Asia/Rex/Shutterstock