Gli spartiacque dell’informatica

Informatica: lampi di genio o costante progresso?

E’ un mondo strano quello degli informatici, nato da persone pallide, spesso schive, ma che, complice l’universalità che la gestione dell’informazione ha assunto negli anni, oggi è uno dei mestieri più desiderabili. Oggi la digital disruption ha toccato ogni branca dell’attività umana, ma, per quanto rapido, è stato comunque un processo graduale, che ha intersecato traguardi tecnologici e strategie economiche, che ha visto cose di enorme successo rese possibili da enormi fallimenti.
Graduale, si. Ma ogni tanto ci sono stati degli spartiacque, quei momenti in cui capisci che da quel punto in avanti si sarebbero aperte praterie verso il futuro.
Ci sono tantissimi momenti chiave che hanno fatto la storia dell’informatica, alcuni noti (ad esempio lo spot dell’Apple Macintosh durante il SuperBowl del 1984, oppure un giorno di Novembre del 1980 in cui Bill Gates e Steve Ballmer vendevano, senza neanche possederlo, un certo sistema operativo alla IBM), altri molto meno, ma non per questo meno importanti.
Ci sono diversi esempi, alcuni “noiosi”, altri più eccitanti. E siccome non voglio annoiare ve ne faccio tre di questi ultimi, corroborati da altrettanti video.

La madre di tutte le demo

Quello che vedete nella video playlist è un signore che si chiama Douglas Engelbart, ed è universalmente riconosciuto come l’inventore di un oggetto che tutt’oggi maneggiamo giornalmente, ovvero il mouse. Il video però, del 1968, è in realtà molto di più. Mette semplicemente in scena il futuro, mostra cose che sarebbero diventate mainstream diversi anni dopo. L’organizzazione della demo stessa è stata una meraviglia tecnologica. Ogni volta che lo vedo ripenso ai primi anni ottanta, quando quello che facevo io era “press play on tape” sul mangianastri del C64. E quello, 15 anni prima, si trastullava con un mouse. Niente male, eh?

L’origine della computer graphics

Siamo ormai assuefatti ai film di animazione “fatti col computer”, o anche semplicemente all’abbondanza con cui gli effetti CGI sono utilizzati in innumerevoli film. Tutti (o quasi) ricordiamo lo scalpore che generò l’uscita di Toy Story nel 1995, il primo film interamente realizzato in computer grafica realistica. Ovviamente erano stati realizzati diversi esempi anche prima…magari un po’ meno raffinati. Si, ma…quanto prima?

La roba che state vedendo è un esempio di computer graphics. Anni 80? No. Siamo nel 1972, anni prima che normali esseri umani cominciassero ad interagire con uno schermo con interfaccia a caratteri. Praticamente fantascienza. L’ha realizzata un tizio di nome Ed Catmull, che anni dopo fondò la sua azienduccia chiamandola “Pixar”. Guarda il caso.

Grafica per tutti

Il notevole video precedente è stato realizzato in ambiente accademico, e, come noto, prima che tecnologie così arrivino alle masse, di acqua sotto i ponti ne passa. Ma neanche così tanto. Chi ha portato una potente computer graphics nelle case degli utenti? Apple? IBM? Microsoft? Nah.

Cosa c’entra la brava Debbie Harry, front girl dei Blondie? La signorina in questione ha fatto da modella ad un altro eccentrico signore, tale Andy Warhol, ad un evento di lancio tenutosi a New York il 23 Luglio 1985. Ma Andy stavolta ha usato un pennello elettronico:

Il lancio in questione era quello del Commodore Amiga, che, in quel momento, era di gran lunga avanti a qualunque PC domestico o meno, in termini di grafica. Nel video Andy maneggia una versione beta, ancora piena di bug, di Deluxe Paint, un software che contribuì molto al successo iniziale della piattaforma. Che in effetti ebbe una notevole diffusione. Ma, ahimè, gli anni successivi i geniali tecnici della Commodore nulla poterono contro una politica di pessime scelte industriali (che magari approfondiremo in un altro articolo, assieme al fatto che l’Amiga in realtà non fu sviluppato dalla Commodore), che alla fine portarono la azienda al fallimento.
Mentre i più giovani, nati in un mondo digitale, non hanno dovuto “incontrare” ad un certo punto l’informatica, essendovici immersi fin dall’inizio, credo che molti dei più…attempati abbiano avuto un momento della loro vita in cui vi si sono imbattuti, e hanno pensato “questa è una figata!”. A dire il vero per me fu la visione di un film (e forse pure su questo ci farò un articolo). E voi? Raccontatecelo!