Numeri e simboli con finale molto british

firma di Bach

Come saprete Johann Sebastian Bach nutriva un particolare interesse per la numerologia e la simbologia. Un numero a lui molto caro era il 14, che corrispondeva alla somma dei valori numerici del suo cognome (2 + 1 +  3 + 8 = 14). Non solo, ma nella denominazione tedesca delle note BACH corrisponde ai nostri Si bemolle, La, Do, Si, e questo, chiamiamolo motivo che motivo non è, compare spesso come firma nelle sue opere. Come noto l’ultimo brano del Clavicembalo Ben Temperato, si arresta proprio su queste 4 note BACH.

Un esempio di questa sua passione lo abbiamo intorno al 1748 quando Bach decise di affrontare la spesa di far stampare e pubblicare una raccolta di sei corali in forma di preludi per organo a due tastiere e pedale. Lo stampatore prescelto fu Joahnn Georg Schuebler e per questo i sei corali portano il nome di Corali Schuebler. Il fatto che Bach decidesse di farli stampare testimonia che egli considerava l’opera, niente affatto minore o secondaria.

Tutti i Corali sono tratti da cantate di Bach, tranne uno, di cui non si conosce l’origine. Probabilmente appartiene ad una cantata di Bach andata perduta. I corali sono i seguenti:

BWV 645 – Wachet auf ruft uns die Stimme – dal IV  movimento della cantata BWV 140

BWV 646 – Wo soll ich fliehen hin – da una cantata sconosciuta, probabilmente perduta

BWV 647 – Wer nur den Lieben Gott laesst walten – cantata BWV 93,IV movimento

BWV 648 – Meine Sele erhebt den Herren – V movimento della cantata BWV 10

BWV 649 – Ach bleib bei uns, Herr Jesu Christ – III  movimento della cantata BWV 6

BWV 650 – Kommst du nun, Jesu, vom Himmel herunter – II movimeto cantata BWV 137

A me piace molto il primo, che fa riferimento alla parabola delle Vergini Sagge. Il testo del corale fu composto da Philipp Nicolai nel 1597 e pubblicato nel 1599. La melodia del corale è affidata al tenore mentre  il resto è, come sempre in Bach, splendida ornamentazione. Ve lo faccio ascoltare

Lo stampato si apre con l’intestazione, che, come noterete, è suddivisa in 14 righe

, escludendo le congiunzioni e le preposizioni le parole usate sono 43, la somma dei valori numerici di JSBACH. In tutto le pagine dedicate alle composizioni sono 14,  ogni pagina contiene tre righe di musica, tranne l’ultima, che ne contiene 2 (3 x 13 = 39 +2 = 41, l’inverso di 14). Le sei composizioni constano in tutto di 256 battute cioé 27 + 27.

Esattamente a metà, tra la 128° e la 129° battuta compare la nota firma BACH, Si bemolle La Do Si.

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Da sempre la tonalità di Mi bemolle maggiore, con le sue tre note (Si bem, Mi bem, La bem) in armatura di chiave, è stata caricata di un alto valore simbolico. Per molto tempo è stata presa a simbolo della Trinità, poi è stata usata per esprimere i più alti valori etici ed ideali dell’uomo (si pensi alla Sinfonia Eroica di Beethoven). Wagner la usò invece per dar voce alla forza primigenia, ingenua e indistinta della natura, l’acqua che tutto crea e cui tutto torna al termine di ogni ciclo dell’universo, e creò con l’interminabile accordo arpeggiato di Mi bemolle un brano quasi ipnotico.

Ma torniamo a Bach. Egli iniziò a lavorare alla Clavier Ubung III verso il 1735/36 e la pubblicò nel 1739. Clavier Ubung significa Esecizio per la Tastiera, e in questo caso è costituita da un serie di fantasie per organo ispirate alla messa e al catechismo luterani. Essa è aperta da un Preludio in Mi bemolle maggiore e chiusa dalla  Fuga relativa.

Il Preludio e Fuga BWV 552 che aprono e chiudono la Clavier Ubung III sono considerati una delle opere organistiche più complesse e straordinarie di Bach. Il riferimento alla Trinità è d’obbligo, con i tre temi del preludio e la triplice fuga conclusiva.

Spero vi sia piaciuta, nonostante la sua complessità e difficoltà….Il finale British è il seguente: è stato notato che i movimenti e le espressioni di Hans-André Stamm riproducono alla perfezione i movimenti e le espressioni del marito inglese durante (omissis) del sabato sera con la moglie…… ah, la musica barocca! do you even f..k bros?