Rosa Baron Girod de l’Ain

Questa è una rosa molto particolare che fa parte di una varietà di rose a sua volta molto particolare, quella degli ibridi perpetui.

Verso la metà del Diciannovesimo secolo l’incrocio tra rose a fioritura unica con rose provenienti dalla Cina aventi la caratteristica, mai vista prima in Europa, di essere rifiorenti, produsse degli ibridi di rosa che rifiorivano e che vennero per questo accolti con enorme entusiasmo.

Anche se la loro rifiorenza non era poi così spiccata, a questi nuovi ibridi venne dato il nome di ‘ibridi perpetui’ per sottolineare il loro rifiorire, ed ebbero enorme successo sia tra la buona società (la rosa nel giardino del Principe di Salina nel ‘Gattopardo’ è la Paul Neyron, un ibrido perpetuo coltivato ancora oggi) che nelle campagne (venivano messi in testa ai filari di vite per fungere da ‘canarini’, cioè da avvisatori delle malattie che colpiscono sia le viti che le rose).

La Baron Girod de l’Ain è un ibrido perpetuo molto particolare sia per la forma del fiore, con i petali un po’ irregolari, che per il fatto che i petali sono bordati da una sottile riga bianca che dà alla corolla un aspetto caratteristico che la rende inconfondibile.

La pianta è un po’ soggetta alle malattie (come tutti gli ibridi perpetui) ma è molto vigorosa, e i suoi fiori hanno un profumo dolce ed intenso.

Pubblicato da Bee

Ape per scelta e antigrillista per DNA, ama parlare di sé in terza persona, spargere serenità e buffezza e raccontare le meraviglie del mondo che ci circonda.