Food in Britain. Il Dopoguerra. Seconda parte

File per le razioni al mercato di Wood Green, Londra. 1945

Se avessimo del prosciutto, potremmo cucinare le uova al prosciutto. Se avessimo le uova. ‘*

Ci eravamo lasciati alla fine della guerra. Le razioni del cibo continuano ed è consentito solo un uovo fresco a settimana per ogni persona. Dal 1940 al 1954, la popolazione britannica si reca al mercato, ai negozi, col ‘Ration book’, portando a casa una spesa che permette ben pochi fronzoli. Ci si nutre; si coltivano brassiche, radici e frutta dove si può’. Ma non c‘è spazio per eccessi, spezie e sapori. Il clima del dopoguerra è quello che è.
Tra il 1946/47, le razioni diventano ancora più ristrette che nel periodo della guerra. È l’inverno descritto come ‘The Winter of Discontent’. Solo nel 1954, dopo 14 anni, arriva finalmente la fine delle razioni. C’è festa in in ogni piazza.(1)

Negli anni 50 nasce un rinnovato interesse per ricette di ogni tipo ed iniziano gli articoli settimanali con illustrazioni di pranzi ideali, cene sontuose, foto di cose che si mangiano in “Europe”. Lo Stato stesso cerca di provvedere alla rieducazione delle casalinghe, delle bambine in età scolastica, delle studentesse di scuole serali. Le lezioni di cucina sono ora obbligatorie nelle classi di economia domestica. (2)

Scuola di cucina

Hell’s Kitchen.

Questo è il periodo che vede i primi programmi di cucina televisivi, i precursori di quelli che ormai tutti conosciamo. Anzi, il primo ‘Hell’s Kitchen’ degli anni’50, inizia con Fanny Cradock, eccentrico personaggio che influenzerà la cucina inglese per un intero decennio.
Fanny Cradock inizia la sua carriera con un articolo settimanale sul Daily Telegraph (1950-1955). Ammiratrice del cuoco Auguste Escoffier, si innamora della cucina francese, che offre ai suoi lettori in ricette versione ‘ a la Cradock’. Nel 1955, la BBC le offre un programma settimanale, che durerà 10 anni.

Fanny Cradock ed il povero marito

Eccentrica, secca e vistosa, conduce il suo show col povero marito, che ne sopporta ordini, sgridate e pessime battute con grande pazienza. Le ricette sono per cibi complicati, decorati con strani tocchi di colore ( patate verdi, burro verde!), ghirigori di maionesi e salse… Insomma sgargianti e di strano gusto come i vestiti della presentatrice. A casa, le spettatrici prendono nota, sognano cene per fare buona impressione con vicini, amici, datori di lavoro.(2)

Nella sua carriera Cradock pubblica 30 libri di cucina. E che cucina!

Alla fine degli anni 60, Fanny Cradock diventa il simbolo di un mondo andato ed una figura di scherno. Nuovi cuochi e nuove facce prenderanno il suo posto. Queste si apriranno su altri mondi, sulla cucina mediterranea ed i suoi ingredienti di qualità, semplici, freschi. O sulla cucina indiana, con spezie misurate, erbe fragranti, riso.

Ma per un popolo passato dalle razioni alla libertà di cucinare cose nuove, non sembra esserci limite alle ‘creazioni’ proposte nei pranzi del periodo. Con l’avvento di pubblicità nei giornali per ‘perfette donne, madri e mogli’; con nuovi prodotti ed industrie; colori, farciture, opulenza e chi più ne ha più ne metta, sembrano gli ingredienti necessari per il moderno cibo inglese. Messaggi pubblicitari dalla Heinz, Campbell, Oxo e altri, propongono ricette svelte e moderne. Su certi ingredienti regna l’ignoranza (5), su altri, quali i’baked beans’, si costruisce di tutto, da colazione a cena.

Non esiste cibo che non sia reso più saporito dal ketchup; insalata (iceberg, di solito) che non sia condita con la nuova Salad cream o maionese. Si puo’ trovare tutto in scatola ( così dura, non si sa mai…) ed in un batter d’occhio ecco il pranzo, così come nei giornali, nei manifesti. Delicious:

Masterchef.

Elizabeth David, (3) pubblica il suo libro ‘Italian Food’, nel 1954, dopo un anno di ricerca in Italia. Già conosciuta per due libri precedenti, come scrittrice di grande rigore e ottime ricette di cui spiega radici e provenienza, ‘Italian Food’ ha immediato successo in certi ambienti ed inizia a diffondere la Storia, il metodo, gli ingredienti, dei piatti nazionali e regionali di tutta l’Italia, influenzando nuove generazioni di cuochi. Il libro è pieno di illustrazioni, fotografie ed è costoso. Non è un libro per le masse, ne` Ms David un personaggio televisivo alla portata di casalinghe curiose come l’eccentrica Cradock.

Delia Smith, probabilmente ancora oggi la cuoca più famosa in Gran Bretagna, inizia a scrivere ricette per il Daily Mirror nel 1969. Non solo, si propone di insegnare le basi della buona cucina , in modo semplice e alla portata di tutti. Nel 1970 viene ingaggiata dalla BBC, per un programma settimanale che avrà seguito anche tra i giovani. Rolling Stones Magazine, pubblica in copertina una delle sue torte con il titolo ‘Let it bleed’, per pubblicizzare un articolo sulla band omonima del momento. Tale è l’influenza di Delia Smith nel cambiamento culturale della nazione, che Peter Blake ne propone il ritratto nella nuova copertina di Sergeant Pepper Lonely Hearts Club, insieme alle altre icone britanniche. (4)

Nel 1973 il Regno Unito entra nella ComunitaEconomica Europea.

Gli anni’70 sono, come già sapete, anni particolari per la Gran Bretagna. Inizia una rivoluzione culturale che vede le nuove generazioni protagoniste. Da queste generazioni partirà un nuovo modo di pensare, di vestirsi, di far musica ed arte, di vedere il mondo. Iniziano i viaggi e le sperimentazioni. Inizia anche un nuovo modo di cucinare. Questo però, è riservato alla prossima puntata, dove vedremo ‘il cibo inglese che fa schifo’, trasformarsi da brutto anatroccolo in cigno. Per quali vie, tramite quali mezzi e con quali risultati, sarà la parte conclusiva di questo viaggio ( a grandi linee) nella storia del cibo di una nazione che non merita più la fama di ‘il paese dove si mangia peggio’.

Note:

* Cit. Ray B. ‘Cosa si diceva a casa negli anni’40’

1) Foto e fonti: Imperial War Museum

2) Foto 2 e 3, ritagli di giornale dal ricettiere di Mary B. Anni 40-50

3)Professor Elizabeth David, OBE, CBE, Chevalier du Merite Agricole (Fr.)

4) Nel 1994 il libro di cucina di D. Smith ‘Winter Collection’e’ tra i 5 libri piu’ venduti in UK: 2 milioni di copie. ( Wikipedia)

5) http://www.lastampa.it/2015/04/01/multimedia/societa/spaghetti-nati-sugli-alberi-lo-storico-pesce-della-bbc-