Corsi e ricorsi

Rieccoci a celebrare l’inizio della primavera, e quest’anno ho pensato di farlo mostrandovi le immagini delle fioriture dell’anno scorso accanto quelle di quest’anno perché ad ogni primavera va in scena il medesimo spettacolo di bellezza, ogni anno uguale ed ogni anno diverso.
E allora ecco, la scilla mitskencoana, a dispetto del nome infelicissimo, che l’anno scorso era così:

quest’anno s’è data da fare ed è così:

l’edgeworthia (tanto per restare in tema di piantucce con nomi malevoli) è passata da così:

a così:

e le iris reticulata prese ad Amsterdam, trovandosi evidentemente benissimo, son passate da così:

a così:

E che dire dei crochi?
Eccoli, non ancora sbocciati, l’anno scorso:

ed eccoli, nel pieno del loro splendore, quest’anno:

(anche se in questo caso ho barato, chè quelli di quest’anno non son gli stessi crochi dell’anno scorso, in quella zona c’è l’irrigazione estiva del prato che manda in malora i bulbi dei crochi che vorrebbero stare all’asciutto mentre sono a riposo, e allora ogni anno interro un po’ di bulbi nuovi).
Invece, il tenace ciuffetto di crochi che ha deciso di prosperare in un angolo asciutto in cui era capitato per caso, ogni anno ripete la sua garbata fioritura:

Eppoi ci sono i narcisi, i fedeli narcisi che da un anno all’altro sbocciano più copiosi che mai, e dal momento che non dispongo di una foto dell’anno scorso per fare il confronto mi limiterò a mostrarvi i progressi di questa brava bordura, che dieci giorni fa era in boccio:

poi i boccioli hanno iniziato ad aprirsi:

e adesso è così:

E coi narcisi dell’orto l’Ape ha preparato questo vaso per ricordarsi anche quand’è in casa che la primavera è qui:

Questo è il tempo del risveglio.

 

 

Pubblicato da Bee

Ape per scelta e antigrillista per DNA, ama parlare di sé in terza persona, spargere serenità e buffezza e raccontare le meraviglie del mondo che ci circonda.