Doni

Quest’oggi, giorno in cui si festeggia l’anniversario della felice occasione che dotò il mondo di un’Ape, non vi parlerò di fiori ma di frutti (che dopotutto dai fiori derivano, no?), anzi di un frutto molto speciale che ricevemmo in dono nel corso di una delle nostre esplorazioni vacanziose.
Dovete sapere che, quando andiamo in giro, all’omo piace assai fotografare le persone del posto, e nel sudest asiatico questa sua abitudine viene considerata molto benevolmente dai locali, tanto più che non manchiamo mai d’informarci con le guide sull’opportunità della cosa per evitare d’infastidire le persone.
E insomma, quando andiamo in giro l’omo procede fotografando quaellà e io lo seguo distribuendo sorrisi e caramelle ai piccoli, e così un giorno siamo capitati in un minuscolo villaggio in cui le persone erano operosamente intente a preparare i prodotti da portare al mercato, e nel giardino di una casa c’era un gruppetto di bambini che giocavano sotto la supervisione di una signora, mentre poco più in là un anziano signore riparava una rete da pesca.
L’omo chiede il permesso e si mette a fotografare i bimbi, e intanto che lui fotografa e io li munisco di caramelle e di sorrisi, ad un certo punto il signore si alza, ci fa cenno di avvicinarci, va verso un piccolo albero, ne stacca due frutti, ce li porge e ci fa capire a gesti che avremmo dovuto aspettare almeno un paio di giorni per poterli mangiare.
Noi ringraziamo profusamente e andiamo via portandoci appresso questi due frutti mai visti prima:

e intanto ci chiedevamo come avremmo potuto fare a mangiarli, visto che a breve saremmo dovuti tornare a casa.
Beh, quello che l’omo ha fatto per far maturare quei due frutti non si può credere: e l’esposizione al sole durante il giorno, e bagnare gli steli perchè ricevessero un po’ d’incoraggiamento, e ritirarli alla sera perché non passassero la notte fuori al freschetto; insomma, tante ne ha fatte che il pomeriggio seguente, che era l’ultimo prima della partenza, quei due frutti eran pronti da mangiare…
E allora siamo trionfalmente andati al bar dell’albergo chiedendo se potevano tagliarceli, e loro ce li hanno riportati così:

e allora ci siamo messi a guardarci il tramonto sul mare con una bibita e questi frutti specialissimi, che avevano un sapore squisito un po’ da guafa e un po’ da castagne, e così abbiamo finito in bellezza la nostra vacanza:

Pubblicato da Bee

Ape per scelta e antigrillista per DNA, ama parlare di sé in terza persona, spargere serenità e buffezza e raccontare le meraviglie del mondo che ci circonda.