Gatto Nero

Oggi 17 dicembre è il Gatto Nero Day. L’iniziativa creata dall’Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente (AIDAA) ha l’intento di fare conoscere i pregi dei quattro zampe e annullare per sempre le superstizioni legate a questo animale.

Spesso etichettato come causa di sfortuna e sciagura, il gatto nero è molto leale e si lega agli umani instaurando un legame di profondo affetto e amicizia con loro. Anche se hanno un carattere riservato e sono schivi, hanno un animo gentile e un’intelligenza fuori dal comune. Inoltre sono meno portati a contrarre malattie.

Quando si parla di gatti neri, la prima cosa che viene in mente è di associarli alle streghe. Tra i primi a trovare un’analogia tra queste due figure è stato Papa Gregorio IX nel 1200. Secondo alcune credenze popolari le streghe erano in grado di trasformarsi in gatti neri, tanto che si arrivò a emanare una bolla in cui i gatti erano considerati figure demoniache e quindi si incentivava la loro eliminazione.

 

 

Vedere un gatto nero attraversare la strada spinge molte persone a bloccarsi perché si pensa porti sfortuna a causa di quello che avveniva nel Medioevo. In quel periodo il mezzo di trasporto più diffuso era la carrozza con cavalli. Di notte con la mancanza d’illuminazione, era difficile vedere i gatti neri al buio, l’unica cosa che spiccavano erano gli occhi gialli che spesso spaventavano e facevano imbizzarrire il cavallo.

Inoltre, non è raro che si abbia timore di un gatto nero che appare all’improvviso: la causa è da ricercare nelle vicende dei pirati: la tradizione narra  che anticipassero l’arrivo dei pirati, in quanto erano soliti viaggiare sulle loro navi, dove erano fatti salire per cacciare i topi nella stiva. Quando una nave attraccava, i gatti neri scendevano a terra e così i villeggianti capivano del loro arrivo.

 

 

Ma il gatto nero non venne considerato solo presagio di sfortuna, in alcuni contesti era visto come un simbolo di fortuna.

Ad esempio nell’antico Egitto questi animali venivano considerati sacri e per questo venerati perché la dea della fecondità e protettrice delle case Bastet aveva le sembianze di una sensuale donna con la testa di gatto nero.

Anche in Scozia secondo una tradizione celtica la fata Sìth era in grado di assumere la forma di un gatto nero: per questo in base a una leggenda le ragazze che avevano un gatto nero in casa avevano molti pretendenti ed era sinonimo di prosperità.

Pure nell’antica Roma la figura del gatto nero simboleggiava abbondanza e benessere, infatti averne uno in casa portava fortuna. Dopo la sua morte, inoltre, secondo una tradizione si dovevano cospargere le sue ceneri nei campi per avere un raccolto fruttuoso.

 

 

A differenza degli anni scorsi, quest’anno Aidaa non farà alcuna manifestazione ma chiede a tutti gli amanti degli animali di accendere un cero in ricordo degli oltre 30.000 gatti neri vittime degli esseri umani. “In questa decima edizione del gatto nero day – dice Lorenzo Croce, promotore e inventore della giornata e presidente di Aidaa- invitiamo tutti gli italiani e tutti coloro che possiedono un gatto nero ad accendere alle 22 una luce per tutti i gatti neri uccisi per i riti satanici, per le pellicce, per le superstizioni stupide degli uomini e infine per essere mangiati. Li vogliamo ricordare cosi con una luce perché’ il loro ricordo non muoia mai”.

 

 

La particolare pigmentazione nera del gatto dipende dalla presenza di un gene il B (black) di cui esistono tre alleli: “B” (Grande B), “b” e “bl”. Di tutto il gruppo, l’allello dominante è il Grande B, di cui dipende la colorazione nera del manto. Gli altri alleli determinano il colore cioccolato (“b”) e cinnamon (“bl”), in ordine decrescente per capacità dominante.

Il Grande B è un gene che prevale su tutti gli alleli del gruppo B, motivo per cui i gatti neri sono più diffusi tra i randagi o quando non si predispone l’allevamento e l’accoppiamento selettivo.

I gatti neri appartengono a molte razze, come gli Ojos Azules, i Bombay, il Gatto nero di Russia, e molte altre che non sto qui a elencare, se non questo stupendo Maine Coon: