Ortensie!

Ed eccoci a parlare delle hydrangee macrophille, quelle che comunemente chiamiamo ‘ortensie’, meravigliose piante amanti della mezz’ombra e delle accurate irrigazioni, che in questa stagione iniziano ad allietarci con le loro bellissime fioriture di mazzetti di fiori (tecnicamente: corimbi) che possono essere di due tipi: di forma globosa con un gran numero di fiori sterili (mophead):

oppure di forma più piatta (lacecap) con fiori sterili più verso l’esterno e fiori fertili al centro dell’infiorescenza:

I colori delle ortensie vanno dal bianco alla gamma dei rosa fino al blu, e non mancano neppure varietà a fiore bicolore:

Le ortensie sono anche tra le poche piante in grado di esprimere la colorazione blu, ma soltanto in presenza di terreno acido, mentre con terreno neutro o alcalino il colore dei fiori virerà al rosa più o meno deciso; c’è da dire però che, tra le acidofile, le ortensie sono quelle che più facilmente si adattano a condizioni del pH del terreno non ottimali per loro.
Non a caso, nella mia piccola aiola di acidofile, ottenuta sostituendo la terra con terriccio per acidofile e mantenuta faticosamente con l’aggiunta di solfato di rame al terreno, le piogge e la natura del terreno circostante hanno fatto sì che l’acidità non fosse tale da permettere la sopravvivenza delle azalee (e non parliamo poi dei rododendri…), ma fosse sufficiente a far prosperare le ortensie, che hanno gradatamente sostituito le acidofile più esigenti.
Quanto al colore blu, che andrebbe ‘stimolato’ con aggiunte di solfato di alluminio al terreno, da me lo posso ottenere soltanto con le ortensie in vaso:

Però quest’anno ho visto che una delle mie più vecchie ortensie, che ogni anno mi fornisce un gentile spettacolo con le sue copiose fioriture:

pare aver voglia di esprimere il blu anche nelle condizioni di terreno poco favorevole in cui si trova:

e allora la prossima primavera l’aiuterò col solfato di alluminio, eppoi vi mostrerò il risultato.

Pubblicato da Bee

Ape per scelta e antigrillista per DNA, ama parlare di sé in terza persona, spargere serenità e buffezza e raccontare le meraviglie del mondo che ci circonda.