Stagione di caccia

La stagione primaverile di caccia alle piantucce va dalla fine di marzo alla fine di maggio, eqquindi adesso siamo nel pieno delle manifestazioni giardinicole e della conseguente frequentazione Apesca alle medesime, e così il 25 aprile, come da consolidata tradizione, me ne sono andata a Mirano in fiore, e, come da consolidata tradizione, per quanto presto si arrivi è sempre un problema parcheggiare (ma a che ora si svegliano i miranesi? Sono arrivata alle otto e quaranta e son riuscita a parcheggiare di chiulo, la manifestazione era già piena di gente e c’erano già quelli che tornavano a casa con le sporte piene di piantucce…)
Ma insomma, vado e per prima cosa mi assicuro che il mio consueto fornitore di geranium mi abbia portato i desiati Biokovo:

dei quali non ho mai a sufficio nelle mie aiole, ché son belli e versatili, con splendide foglie che in autunno assumono sontuose colorazioni rossastre e in inverno non spariscono.
E dopo i gerani, i pelargoni, ché Mirano in fiore è per me l’occasione di procacciarmeli per le composizioni estive:

e quest’anno ho deciso che rosa sarebbero stati.
Completati gli acquisti programmati ho fatto poi un giretto da Raziel (dove ho preso due bei crinum bianchi) eppoi mi son guardata un po’ attorno, notando con piacere svariati rosaisti di qualità, e con molto meno piacere un venditore di infelici sanseverie con le punte colorate artificialmente con pitture laccate coprenti, nonché un venditore di Gloriosa Rothschildiana, le cui piante avevano ancora l’incarto con cui erano arrivate dalle serre olandesi, che inalberava un cartello proclamante la perfetta resistenza al gelo degli infelici bulbi, condannati in questo modo a morire assiderati.
Mentre giravo e guardavo, la quantità di pubblico cresceva esponenzialmente eqquindi dopo un paio d’ore dal mio arrivo me ne son tornata a casa, non senza portarmi via anche un grazioso vaso da appendere:

E nel pomeriggio, dopo un rapido pranzo, ecco che si va a Este in fiore, e stavolta la presenza dell’omo garantisce la ‘copertura’ fotografica dell’evento, ed ecco quindi la piazza del municipio di Este con una sontuosa installazione a base di arte topiaria:

e di aiole fiorite a forma di note musicali:

C’era anche la torre Eiffel:

e c’erano le persone che si facevano fotografare approfittando del coreografico sfondo:

Comunque, se a Mirano c’era un sacco di gente, ad Este ce n’era molta di più:

cosa che però non mi ha impedito di tornare a casa con un buon bottino: alcuni bulbi di lilium ricchi di germogli, un rizoma di peonia Itoh e due piante di rose, di cui una presa da un vivaista che esibiva anche degli enormi vasi con delle stupende rose:

(che però non ho comprato, un po’ perché quella varietà già ce l’ho, un po’ perché sicuramente saranno costati un ohmioddìo, e un po’ perché sarebbe stato impossibile caricare quel vaso nell’auto dell’omo senza fargli venire un infarto secco…)

E già che ci sono vi mostro qualche immagine delle due splendide peonie arbustive che mi son presa da Zanella qualche giorno fa, la Shima Daijin:

e quella che ho preso in boccio e aveva un cartellino con su scritto Meikoho, ma adesso che è sbocciata non ne sono poi così sicura:

anche se in ogni caso è davvero molto bella, non trovate?

Pubblicato da Bee

Ape per scelta e antigrillista per DNA, ama parlare di sé in terza persona, spargere serenità e buffezza e raccontare le meraviglie del mondo che ci circonda.