Nel corso della nostra vacanza nel sudest asiatico siamo capitati in un bellissimo albergo nel cui atrio c’era questa piccola meraviglia fiorita, scenograficamente disposta sotto ad un sontuoso lampadario:
La foto è stata fatta col telefonetto e per di più di sera eqquindi è venuto quel che è venuto; il mattino dopo mi son fatta fotografare di nuovo il superbo allestimento, qui vedete la parte superiore della composizione assieme al lampadario:
mentre qui vedete solo la composizione:
E in quest’ultima foto appare evidente che in quella composizione ci sono delle peonie, cosa che ha attirato irresistibilmente l’Ape che ha cominciato a chiedersi come fosse possibile avere peonie fresche in febbraio, fosse pure in Birmania.
Una veloce indagine mi ha subito permesso di svelare l’arcano: quelle peonie erano finte, fatte benissimo, ma finte, e a questo punto son stata indotta a pensare che anche il resto dei fiori di quella composizione, così scenografici, fossero finti, e un po’ ci son rimasta male perché in quell’ambiente così magnifico i fiori finti mi sembravano proprio una stonatura.
Però, passando accanto alla composizione, io sentivo forte e chiaro un buon profumo di lilium, e a quel punto ho capito: quelle peonie, così belle da sembrar vere, erano finte, ma tutti gli altri fiori, così belli da sembrar finti, erano veri…