Fiori e colori, e non solo

Dovete sapere che l’ultimo fine settimana di settembre si svolge in quel di Piazzola sul Brenta una garbata manifestazione giardinicola, Fiori e colori, a cui non manco di andare non solo a caccia di piantucce, ma anche per fare la rituale passeggiata nel parco di villa Contarini, e quest’anno son riuscita a trascinare anche l’omo con me eqquindi posso fornirvi un po’ di documentazione fotografica dell’avvenimento, e nel contempo festeggiare un po’ anche con voi l’anniversario di matrimonio che è quest’oggi.
E insomma quel giorno di fine settembre siamo partiti alla volta di Piazzola, e mai decisione parve più improvvida, ché quella domenica si concentravano nella zona di villa Contarini ben tre avvenimenti: il mercato dell’antiquariato, la manifestazione giardinicola e un festival dei formaggi, eqquindi pareva che tutto il mondo avesse deciso d’andar lì, ma improvvisamente le cose si son volte a nostro favore.
Proprio quando avevo deciso che meglio sarebbe stato tornare a casa, ché tutti i parcheggi erano pieni (e sì che in queste occasioni adibiscono anche due interi campi a questo scopo), improvvisamente hanno aperto le transenne del parcheggio davanti a cui stavamo passando e così anche noi abbiamo potuto partecipare alla grande festa che si stava svolgendo.
Tralasciando il mercato dell’antiquariato (che è gigantesco, ci si trova di tutto e di più, però bisogna intendersene sennò si prendono delle solenni fregature) siamo andati davanti a villa Contarini che splendeva in tutta la sua bellezza al sole di settembre:

(anche se agli occhi di una che è intollerante ai formaggi quel cartello era decisamente di troppo) e siamo andati direttamente a farci un giro nel parco.
La villa e il suo parco sono un bell’esempio di quello che la cultura delle ville venete ha fatto nei secoli scorsi per l’economia e il territorio: prima che un’abitazione, una villa veneta era un’azienda che dava lavoro a tutto il paese, vuoi all’interno come personale di servizio, vuoi all’esterno per l’azienda agricola, vuoi anche per i lavori di miglioramento e di ammodernamento che venivano fatti ai fabbricati e all’esterno.
E parlando in particolare dell’esterno, quello che mi piace del parco di villa Contarini è, oltre all’atmosfera di quieta serenità che lo permea, il pensare che la sua forma attuale sia dovuta all’idea di chi, verso la metà del Diciannovesimo secolo, si pensò di creare un laghetto artificiale che venne scavato (a mano…) e con la terra di scavo venne creata un’isoletta al centro del lago.
Quello che hanno ottenuto con un grande lavoro è un risultato davvero molto bello:

a destra vedete il bordo dell’isoletta, che col tempo è stata riempita d’alberi ed ha attirato una vasta popolazione di aironi, mentre dietro vedete il bordo del lago, su cui crescono serenamente gli alberi e girano le anatrelle ed i cigni:

E dopo la passeggiata abbiam fatto un giretto per Fiori e colori:

un salutino da Raziel:

un giretto tra le piante acquatiche:

e un giretto anche da uno dei miei rosaisti di fiducia:

che tra le splendide piante sfoggiava delle superbe Belle Epoque:

E, prima di andar via, non può mancare una bella occhiata alle zucche:

le cui millemila forme e colori sempre costituiscono motivo d’interesse.

 

Pubblicato da Bee

Ape per scelta e antigrillista per DNA, ama parlare di sé in terza persona, spargere serenità e buffezza e raccontare le meraviglie del mondo che ci circonda.