Torta rovesciata di mele

Questa è una ricetta abbastanza semplice. Si tratta di una torta di mele facile da realizzare e che non delude quasi mai. Io di solito la faccio non solo per casa, ma per le occasioni sociali e pubbliche. Tipo lo stand del Comitato Mura Latine alle iniziative per l’Appia Day (per i non romani: una giornata dedicata alla conoscenza e valorizzazione del patrimonio archeologico dell’Appia Antica), o la riapertura della sala di lettura della biblioteca dopo che avevamo riverniciato i tavoli, eliminato le parti tarlate, applicato un tarmicida impregnante, aggiustato una quarantina di sedie e appeso pure i quadri.

La classica torta di mele con le mele in alto e la base di pastafrolla è troppo complicata (non so fare la pasta frolla. Sigh e anche sob). Però mia suocera buonanima faceva spesso una torta rovesciata all’ananas e io ho preso da lì l’ispirazione.
La ricetta della pasta l’ho presa dall’Enciclopedia della Cucina di Repubblica, volume Torte, ricetta “Ciambellone mantovano”.
200 g. di farina
200 g. di zucchero
170 g. di burro
3 uova
una bustina di lievito e un pizzico di sale.

Si tratta di una base molto versatile e flessibile: si possono mettere due uova invece di tre, usare metà burro e metà yoghurt… e si può usare per altri tipi di torte rovesciate, come con l’ananas o con le pere e il cioccolato.
Perché torta “rovesciata”? ecco qua.
Si prendono tre mele di misura media e si tagliano a fette. La prima va tagliata in senso “equatoriale”, per ricavare delle fette tonde. Le altre si tagliano a fettine sottili (coltello di ceramica o mandolina se ci si vuol sbrigare). Si mettono a marinare con rhum e cannella, e nella stessa marinata si mette una manciata di uva passa.

Si prepara l’impasto (io faccio amalgamare nella planetaria burro ammorbidito e uova, poi aggiungo zucchero e farina, ma non è importantissimo l’ordine. Aggiungo anche della cannella in polvere e un po’ di rhum della marinata delle mele. Invece è importante aggiungere il lievito all’ultimo momento). Qualche volta ho montato a neve gli albumi delle uova e li ho incorporati all’impasto per renderlo più leggero, ma non è strettamente necessario.
Si prende uno stampo di quelli apribili; ma va bene anche una teglia rettangolare usa e getta per le occasioni pubbliche. Non devi portartela appresso vuota ed è più facile fare le porzioni.
Si fodera il fondo dello stampo con carta da forno: la bagni sotto il rubinetto e poi la appallottoli, dopo la stendi e la ungi di olio di semi o di burro e la spolveri di zucchero di canna.
Si posizionano le fette rotonde di mela in modo da formare il classico “disegno”; si mescolano le altre fettine con l’impasto e lo si versa nella teglia. Oppure si cerca di fare strati di mele e pasta, però il risultato è più o meno equivalente. L’ultima volta, per essere sicuro di farla venire asciutta ho infornato le mele affettate in forno caldo per una decina di minuti dopo averle infarinate in farina di nocciole. Si può arricchire il mix con frutta secca: noci, mandorle, pistacchi non salati, semi di zucca, pinoli, anacardi, o scaglie di cioccolato fondente.
Si cuoce in forno caldo (250 C°) per una ventina di minuti e poi si abbassa la temperatura a 180 C° e si fa cuocere per un’ora complessiva circa.
Quando si è ragionevolmente raffreddata, la si rovescia (appunto) usando un piatto piano e si “spella” via la carta da forno (per quello è importante imburrare bene il fondo), rivelando il disegno sul fondo che adesso è diventato invece il top.

Purtroppo non sono riuscito a trovare una foto originale, preferisco un articolo di solo testo a uno illustrato con una foto di repertorio